Come funziona la detrazione per i giovani

Contratto di locazione: come funziona la detrazione per i giovani?

Che tu sia un proprietario di un immobile da locare oppure un giovane interessato a cercare una nuova soluzione abitativa in affitto, una cosa è certa: dovrai essere adeguatamente informato circa ogni normativa, agevolazione e tipologia contrattuale attualmente vigente in Italia.

Come abbiamo già sottolineato in passato, il mondo delle locazioni è uno di quei segmenti del mondo immobiliare che sembra non arrestare la sua corsa.

Ancora oggi si conferma un settore in crescita ma, al tempo tempo, esiste ancora poca conoscenza dei dettagli e delle sfaccettature che è necessario conoscere nel momento.

Oggi approfondiremo insieme la tematica legata alle detrazioni fiscali per i giovani che decidono di stipulare un contratto di locazione.

Prima di entrare nel vivo del discorso chiariamo subito che, lo scopo del contratto stipulato, dovrà essere quello di residenza per i giovani che intendono usufruire della detrazione.

Detrazione canoni di locazione: ecco cosa c’è da sapere

Esistono delle condizioni particolari per richiedere le detrazioni? E se sì, quali sono?

Nei paragrafi successivi andremo a riportare ogni informazione utile a riguardo, prendendo spunto da quanto dichiarato dall’Agenzia Delle Entrate.

Rispetto alla precedente Legge di Bilancio, con l’ultima entrata in vigore, qualcosa è cambiato.

Sono stati modificati i requisiti e le condizioni per richiedere la detrazione prevista per i giovani che stipulano un contratto di locazione di un immobile (o di una porzione di esso) da destinare a propria residenza. Inoltre, in determinate situazioni, ha previsto un aumento (fino a 2.000 euro) dell’importo spettante.

A partire da quest’anno, il beneficio spetta a coloro che si trovano nella fascia di età compresa tra 20 e 31 anni non compiuti (in precedenza, la norma faceva riferimento ai giovani con età compresa tra i 20 e i 30 anni).

Per quanto riguarda invece l’estensione dell’agevolazione, può essere richiesta per i primi quattro anni di durata contrattuale (in precedenza era prevista per i primi tre anni dalla stipula del contratto).

Importo della detrazione

L’importo della detrazione rimane pari a 991,60 euro, ma la normativa adesso prevede che, qualora risultasse superiore a tale importo (minimo), la detrazione può essere riconosciuta nella misura del 20% del canone di locazione e comunque entro il limite massimo di 2.000 euro.
Esempio: se il canone annuo è di 6.000 euro (500 euro al mese) si potrà usufruire di una detrazione di 1.200 euro (20% di 6.000 euro), anziché 991,60 euro.

Affittare un immobile in sicurezza ecco come fare

Reddito complessivo e l’abitazione principale dei genitori

Per avere diritto alla detrazione è necessario che il reddito complessivo di chi la richiede non sia superiore a 15.493,71 euro e che il contratto di locazione sia stato stipulato ai sensi della legge n. 431/1998 (Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo).

Un’altra condizione è che l’unità immobiliare in locazione sia diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti.

Ora che abbiamo fatto chiarezza su di un tassello a nostro avviso fondamentale per il mondo delle locazioni, non ci resta che ricordarti che approfondire determinate tematiche potrà aiutarti nelle scelte immobiliari.

Per la smania di ‘voler fare da soli’ e sperare di risparmiare qualcosa, ci si perde in occasioni e agevolazioni importanti di cui invece si potrebbe usufruire se si scegliesse di farsi guidare da un professionista esperto del settore.

Il nostro consiglio è dunque quello di scegliere sempre di affidarsi ad un agente immobiliare esperto sia in caso di esigenze legate alla compravendita che di locazione immobiliare.

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