Contratto di locazione 4+4 come funziona e quali sono i requisiti necessari per sceglierlo

Contratto di locazione 4+4: come funziona e quali sono i requisiti necessari per sceglierlo

In Italia, la normativa sulle locazioni residenziali è vasta, piena di cavilli e sfaccettature.

I possibili contratti tra cui scegliere sono tanti, ognuno di essi si presta meglio in determinate situazioni rispetto ad altri.

È perciò fondamentale conoscerne ogni particolare prima di scegliere quello da utilizzare, oppure, chiaramente, farsi guidare e consigliare da un esperto professionista immobiliare come lo sono i nostri agenti.

Se sei un proprietario di casa e desideri mettere in affitto il tuo appartamento, leggi questa breve guida che abbiamo preparato per te: oggi il protagonista della lettura è il contratto di locazione 4+4.

Si tratta del contratto ordinario, quello più diffuso ed il principale previsto dal nostro ordinamento.

Sei pronto? Noi iniziamo…

Partiamo dalla basi e qualche definizione

Il contratto di locazione 4+4 viene anche definito a canone libero.

A differenza di altre tipologie contrattuali, questa prevede la possibilità di far stabilire liberamente al locatore (proprietario di casa) l’importo del canone mensile da richiedere al potenziale inquilino.

Ma come funziona questa tipologia contrattuale e quali sono i requisiti necessari per poter scegliere e sottoscrivere il 4+4?

Sottoscrizione e registrazione

Come già anticipato all’inizio di questa guida, per sottoscrivere un contratto di locazione (senza rischiare di avere sorprese future) il nostro consiglio è quello di farlo attraverso la guida di un professionista di settore.

Ma in realtà, nulla vita che lo si possa sottoscrivere anche in autonomia, magari scaricando un modello fac-simile online e compilandolo accuratamente.

In primis, si dovrà compilare inserendo i dati delle due parti interessate, cioè locatore e conduttore – proprietario di casa ed inquilino.

Poi verranno i dati catastali dell’immobile oggetto del contratto, naturalmente anche tutte le specifiche che caratterizzeranno quell’accordo: durata, modalità di disdetta, rinnovo, vincoli di destinazione d’uso, recesso, canone, modalità di pagamento, deposito cauzionale, etc.

Dopo aver meticolosamente compilato il contratto, si dovrà procedere alla firma da parte di entrambi i soggetti interessati e, dopodiché, si potrà procedere con la registrazione presso l’Agenzia Delle Entrate.

La registrazione dovrà avvenire entro 30 giorni dalla firma del contratto e lo si potrà fare sia fisicamente presso uno sportello oppure online sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Nonostante la registrazione spetti al proprietario dell’immobile, è buona norma dividere al 50% tra le parti i costi della pratica.

Cosa desiderano i potenziali inquilini

La durata ed il recesso anticipato

Come si evince dallo stesso nome del contratto, la durata minima per questo genere di accordo è di 4 anni + i successivi 4, per i quali è previsto un rinnovo tacito ed automatico.

Un aspetto da conoscere e non sottovalutare soprattutto per il proprietario dell’immobile è quello che riguarda il recesso anticipato del contratto.

L’inquilino può recedere dal contratto in qualsiasi momento, mentre, il proprietario, deve aspettare la scadenza del quarto anno e può farlo solo in casi particolari (qualora per esempio si decida di mettere in vendita l’immobile oppure se l’immobili necessiti di lavori di manutenzione o ristrutturazione.)

Trascorsi i primi 4 anni, entro 6 mesi dallo scoccare dell’ottavo anno, anche il proprietario è libero di recedere dal contratto senza dare motivazioni.

È bene sottolineare infine che, per ottenere il recesso, l’inquilino dovrà avvisare l’altra parte almeno almeno 6 mesi prima tramite raccomandata a.r. o PEC.

Oneri e spese di manutenzione

Ultimo aspetto, ma non per importanza, è il delicato tema delle spese.

C’è ancora oggi spesso troppa confusione sul tema, ecco perché è fondamentale fare chiarezza in ogni sede possibile.

Ma soprattutto prevedere e sottoscrivere ogni dettaglio all’interno del contratto, il luogo ideale per farlo.

In questo modo entrambe le parti saranno tutelate e potranno appellarsi a quanto scritto e stabilito tra le parti, nel momento in cui si avrà il bisogno di chiarire o affrontare alcune dinamiche.

In linea generale possiamo dire questo.

Ricadono sull’inquilino: le spese che riguardano il diretto utilizzo del bene come la pulizia degli spazi condominiali, i consumi di acqua, luce, riscaldamento e il 90% del servizio di portineria.

Ricadono sul proprietario: le spese straordinarie ad esempio il rifacimento del tetto o la realizzazione di un ascensore.

Manutenzione dell’immobile: le spese straordinarie sono a carico del proprietario (es. sostituzione caldaia) mentre quelle ordinarie (es. riparazione tapparella) spettano al conduttore.

Vieni a trovarci in Agenzia oppure chiamaci al 0331 200 671 per approfondire la tua situazione, all’interno del nostro ufficio abbiamo professionisti dedicati al mondo della locazione.

Possiamo svolgere per te tutte le pratiche necessarie, inclusa l’attivazione di una polizza assicurativa a tutela dell’affitto.

La nostra agenzia si trova a Cassano Magnago e ci occupiamo di tutto il territorio limitrofo.

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