Il mondo immobiliare ha sempre avuto molto più a che fare con un retaggio culturale che unicamente con l’esigenza abitativa in sé.
Riuscire ad acquistare una casa, magari grande e con il giardino, ha sempre rappresentato per un italiano, uno stereotipo, un modello a cui ambire.
Una sorta di mini traguardo da raggiungere nella vita per poter mettere un’altra spunta all’elenco di cose realizzate.
Da qualche tempo però, nel resto del mondo il concetto di ‘casa’ sta cambiando molto velocemente.
Così anche in Europa si sta diffondendo l’idea di avere una casa strettamente utile a quella che è la propria esigenza di vita e non per forza una casa da 200 mq per viverci in tre.
Hai mai sentito parlare delle mini case?
Secondo le statistiche, si tratta di un trend da tenere in considerazione per quel che riguarda uno dei prossimi futuri nel mondo del reale estate.
In realtà le mini case sono sempre esistite ma a conoscerle e viverle era solo una stretta nicchia di persone: coloro che hanno sempre e da sempre vissuto a stretto contatto con la natura, che hanno sempre amato una vita ‘diversa’ da quella canonica.
Oggi invece pare che stia proprio avvenendo l’inversione di marcia: le mini case stanno entrando nell’ottica comune e sempre più potenziali acquirenti si stanno affacciando a questo segmento immobiliare.
A conferma di questo nuovo trend, c’è Ikea, colosso svedese che ha lanciato sul mercato la sua prima Tiny House.
Incredibile, vero?
Il mercato sembra andare in una nuova direzione e Ikea è già lì, pronta con il prodotto più desiderabile (ma questa è un’altra storia).
Torniamo a parlare di immobiliare e di quello che sta succedendo o che potenzialmente potrebbe succedere da qui al prossimo futuro.
In un momento così particolare e attento alla lotta per l’ambiente, ovviamente IKEA non poteva sottrarsi.
Se già da anni ha adattato le sue offerte rendendole più sostenibili, con la tiny house celebra l’importanza di questa sua scelta.
Le mini case sono realizzate avendo un’usabilità utile per vivere una vita semplice e minimalista.
Ikea e la causa ambientalista sposata a pieno: ecco il perché della Tiny House
L’idea di fondo, infatti, è sposare completamente la causa ambientalista: la tiny house ha una serie di pannelli solari che forniscono energia e non ha bisogno di essere collegata ad una rete elettrica. Ispira, in questo modo, uno stile di vita molto minimal e semplice, che sappia creare un connubio simbiotico con l’ambiente, senza sopraffarlo.
I materiali utilizzati sono materiali riciclati, contribuendo così al riutilizzo della plastica e del vetro, in modo tale che non vadano sprecati.
Anche la semplicità d’arredo si confà perfettamente alle pratiche minimaliste che rifuggono dagli orpelli e dai decori esuberanti, preferendo uno stile sobrio ma accogliente. Il posto d’onore, infatti, va alla praticità della casa, che ne stimola le soluzioni organizzative soddisfando tutti i bisogni primari.
Ispirandosi all’Escape Homes Vista Boho XL, la versione di IKEA è la risposta alle nuove generazioni, al futuro e alla nostra Terra per una casa unica.
La tiny home pensa anche a trovare un collegamento solido e duraturo con la natura, osservandola timidamente dall’esterno. IKEA, infatti, propone anche un piccolo spazio fuori dalla mini casetta per poter assaporare i luoghi bucolici dove verrà trasportata la tiny home.
Prendendo spunto da un’ambientazione bohemien, con una base di legno dove appoggiare le sedie e i tavolini, un ambiente raccolto esterno alla casa si sostituisce ad un giardino, ma con una marcia in più: il vasto paesaggio di fronte a noi.
Per ottenere comunque un po’ di intimità in una valle sconfinata, però, IKEA delimita gli spazi con piante, luci e cuscini, con un tocco di romanticismo che non fa mai male.
Che te pare di questo progetto? Tu valuteresti mai l’acquisto di una mini casa?
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